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Quattro chiacchiere con Effequ su editoria e futuro

Il 3 giugno live su YouTube parliamo un po' con Effequ di editoria italiana e di linguaggio, ma anche di molto altro.




«Effequ» è una casa editrice indipendente molto giovane, che si occupa - cito dal sito web - di «narrativa leggera e inquieta e saggistica pop». Il senso di questa descrizione lo si capisce subito dando un’occhiata al catalogo: a «Effequ» interessano innanzitutto il presente e il futuro, il racconto di un cambiamento che non è soltanto in atto ma che è anche necessario e che sta a noi comprendere e abitare mettendoci del nostro.

Ad inclusività, femminismo e filosofia (in senso ampio) si affiancano temi poco esplorati dalla saggistica italiana (o tradotta in italiano) come la catastrofe largamente intesa, la tecnologia dei materiali raccontata al di fuori dalle aule accademiche e, perché no, anche la lettura dei tarocchi. Il tutto producendo cose molto belle e curiose, nel tentativo di dare a chi legge gli strumenti necessari per partecipare alla società, ma soprattutto all’esistenza, con gentilezza e apertura verso l’esterno.


Non solo saggistica, c’è anche molta narrativa nel catalogo di «Effequ»: «Rondini» è una collana dedicata alle storie “che non c’erano” - cito sempre dal sito - e di cui abbiamo bisogno, al cui interno ritroviamo, come in «Saggi pop» - anche se in modi e tempi diversissimi -, una grande pluralità di voci, stili e interessi. Uno potrebbe anche pensare che si tratti di pochi titoli, ma a fare la differenza è proprio la cura profusa nel selezionare e guidare i testi e il pubblico - persino nel consigliarlo sul sito, nel farsi riconoscere in libreria.

Insomma, i libri buoni si percepiscono e i libri di «Effequ», oltre a essere molto buoni, lanciano spesso delle grosse sfide, non ultima quella della saggistica per bambini. Risale al 28 aprile di quest’anno infatti il primo volume di «Scatoline», una collana dedicata ai più piccoli e che vedrà il costituirsi di un vero e proprio vocabolario ideale dedicato ai temi centrali dello sviluppo, una sorta di guida per rispondere ai “perché” semplificando senza banalizzare e invitando al dibattito nel modo più completo possibile.

Saranno ben ventiquattro volumi quelli dedicati al pubblico più giovane, di cui tre sono già disponibili: Amicizia, Bellezza e Casa.

L’intenzione di fornire fin dalla più tenera età gli strumenti adatti a comprendere la complessità del reale passa naturalmente attraverso una delle direttrici del cambiamento a cui «Effequ» tiene di più, quella del linguaggio. La casa editrice infatti è la prima in Italia ad utilizzare lo schwa all’interno delle sue pubblicazioni (anche se non di tutte e previo accordo con chi i libri li ha pensati e scritti), un segnale forte diretto al mondo della cultura e dell’arte a riprova del fatto che si può ripensare la lingua senza per questo perdere qualcosa, anzi.

A questo proposito, «Effequ» è anche la casa editrice che nel 2019 ha pubblicato il saggio pop “Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole” della sociolinguista Vera Gheno, che è un punto di partenza teorico imprescindibile per chiunque voglia avvicinarsi al tema - anche se non si è d’accordo: i libri si leggono per iniziare un dialogo, per avere a che fare con autori bravi e intelligenti, non per confermare le proprie idee.

Di linguaggio e del futuro dell’editoria italiana, dell’opportunità e della necessità di mantenersi indipendenti all’interno del panorama editoriale, di cura dell’infanzia - che passi anche attraverso dei testi che finalmente non sviliscano le menti dei più piccoli ma le stimolino -, di distribuzione nelle librerie, comunicazione, opportunità di sviluppo e, perché no, anche del recente Salone del Libro di Torino: di tutto questo parliamo venerdì sera nella nostra prima live, alle ore 20.00.





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