top of page

Cos'è Qwerty?

werty non è un blog: è una webzine interamente dedicata alle idee – a quelle che informano il dibattito pubblico italiano, che ci aiutano a capirne i movimenti, a riconoscerne le scorciatoie ideologiche e a schivarle; a quelle che andrebbero raccontate meglio o da angolazioni diverse; a quelle, soprattutto, che possono aiutarci a fare le cose bene, o anche solo in maniera un po’ diversa, a mettere meglio a fuoco certe questioni che a noi sembrano cruciali.

 

Qwerty vuole essere letta e ascoltata, ma non ha la fregola di farsi leggere o sentire: pubblicherà dei contenuti solo quando redattori e collaboratori avranno qualcosa da dire. 

 

Qwerty è una webzine curata e scritta da tre persone (con qualche contributo esterno) che non hanno alcuna paura di essere inattuali, che non nascondono le proprie idiosincrasie, che non possono né vogliono piacere a tutti, che preferiscono l'understatement, i toni pacati, e cercano sempre di tenersi alla larga tanto dalle opinioni che hanno già il crisma del mainstream quanto dai ricatti morali. 

 

Qwerty ha l’abitudine di mescolare cultura e politica, di usare l’una per capire l’altra. Lo fa però partendo da due presupposti: il primo che è la cultura non ha alcun potere taumaturgico, che insomma non può nè deve servire a curare i mali del mondo; il secondo è che, se è bene che la cultura si occupi della politica, la politica dovrebbe occuparsi (e preoccuparsi) il meno possibile della cultura. 

 

I redattori di Qwerty hanno scelto questo nome un po’ scemo perché sono convinti che scrivere costi fatica. Soprattutto se prima di battere sulla tastiera uno studia (come si dovrebbe fare). Il che, in un paese come l’Italia – e cioè in un paese così settario e affezionato alle maiuscole, alla retorica, come l’Italia – significa che scrivere può e deve essere una palestra per l’intelligenza; e anche che chi scrive ha, per citare un bellissimo libro di Lionel Trilling, l’obbligo morale di essere intelligente, di non scrivere cose imprecise o in modo sciatto. 

 

Ecco, se Qwerty riuscisse a pubblicare dei pezzi che aiutano a fare un po’ di chiarezza, a capirci qualcosa in più – ma anche, e le due cose non sono antitetiche, a non avere le idee chiare su quasi nulla, a problematizzare (quando serve) – sarebbe abbastanza. Basterebbe riuscire a fare questo: demistificare. Dice: bellissimo, ma demistificare cosa? Per esempio, l’armatura ideologica che sta dietro un pezzo fazioso e scritto male, un certo approccio manicheo al dibattito, o anche la polarizzazione che spesso orienta le prese di posizione dell’opinione pubblica. Mettiamola così: Qwerty crede che demistificare parti sempre più larghe del dibattito pubblico aiuti a mantenere sana la democrazia, a porre meglio le questioni di cui, di volta in volta, si vuole discutere.

Scrivici a: qwertyrivista@gmail.com 

Redazione

Redazione

icons8-instagram.gif
WhatsApp Image 2021-12-03 at 01_12_26.webp

È nato nella provincia veneta nel 1996, si è laureato in Lettere a Venezia e sta per laurearsi in Italianistica a Trento. Si occupa più che altro di Novecento e di storia delle idee, ha una relazione instabile con il cinema di Antonioni e gli piacciono molto le cose pop nipponiche e i film con Alberto Sordi. Se non si dovesse sudare tanto, giocherebbe ancora a basket; ma si deve, e quindi ha ripiegato sui libri confezionati bene e i film corri-corri-spara-spara. E tutto sommato è contento di essersela cavata così.

icons8-twitter.gif
Alessandro.webp

Nato a Vicenza nel 1999, lingua francese permettendo, si laureerà a Trento in Studi Internazionali. Si occupa di politiche di welfare, transizione ecologica e ambiente, e insomma ha spesso a che fare con un mucchio di grafici e tabelle poco invitanti. Aspetta da anni che qualche talent scout noti il suo talento di mediano. Intanto, si dedica al cinema, ai videogiochi e al cibo preparato dagli altri (fortuna che viviamo in un secolo di maschi gourmet).

icons8-twitter.gif
icons8-instagram.gif

Sito web e social media

WhatsApp Image 2022-05-22 at 18.07_edited.jpg

Giorgio Dalla Zeta

Nato nel 2000, nella campagna veneta. Gli piacciono il design (compreso quello del suono), le console e i mixer. Vabbè, anche la birra alla spina.

Per Qwerty gestisce il sito web e i social media.

icons8-instagram.gif
icons8-instagram.gif

Nata a Benevento nel 1995, si é laureata in Lettere a Napoli e in Italianistica a Trento. Si interessa di intermedialità, di comparatistica e di Visual Studies e ha una relazione tossica con la Zanzara, il cinema in bianco e nero e le playlist su Spotify. Nel tempo libero fa foto, segue radio Fenriz e conta i congiuntivi sbagliati di Di Maio.

icons8-twitter.gif
bottom of page